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Publié le
Mardi 23 Février 2016
Article publié sur le site italien de l'Association for International and Comparative Studies in the field of Labour Law and Industrial Relations (ADAPT).
Débat CPA

Mentre l’Italia ancora si attarda sulla questione dell’articolo 18 e dei furbetti del cartellino, altri Paesi si stanno muovendo nella direzione di un progetto per il mercato del lavoro del futuro. Tra questi la Francia che sta avanzando alcune proposte di indubbio interesse anche per un lettore italiano. Su tutti il “conto personale di attività” (d’ora in avanti CPA) introdotto dall’articolo 38 della legge Rebsamen sul dialogo sociale ([1]) e ora al centro di una riflessione pubblica ([2]), avviata in questi giorni, che dovrà portare, anche col coinvolgimento delle parti sociali, a un nuovo quadro di tutela dei percorsi professionali e lavoratori dei francesi a far data dal 1 gennaio 2017.
CPA: che cosa è?

Il CPA è uno strumento universale di tutela finalizzato a sostenere i percorsi professionali di tutti i cittadini con più di 16 anni che convertirà in punti i diversi diritti connessi a un’attività professionale e/o connessi ad attività non professionali. Ciò consentirà di trasferire, in un mercato del lavoro sempre più frammentato e intermittente, un diritto acquisito – e non “goduto” – da un’attività professionale ad un’altra ([3]). Non solo. I diritti convertiti in punti potranno essere utilizzati per diverse finalità, ad esempio come l’uso del « compte épargne temps ([4]) » per finanziare la formazione del lavoratore. A tal proposito si parla di fungibilità dei diritti.

Il CPA: perché?

L’idea di garantire i diritti sociali e i percorsi professionali non è nuova ([5]). In Francia, negli ultimi anni, si è sviluppata collegando i diritti alla persona stessa, a prescindere dal suo lavoro e dal suo status professionale. Anche se tale idea non è mai stata attuata attraverso una vera e propria riforma, a causa delle difficoltà giuridiche e tecniche, diversi strumenti particolari, come i conti personali, sono stati adottati. Ne sono un esempio il conto personale di formazione (CPF) ([6]) e il conto di prevenzione per i lavori usuranti (C3P)([7]).

La novità ora è la connessione tra CPA e grande trasformazione del lavoro. Invero il Rapporto tiene conto dei percorsi professionali non più lineari bensi discontinui. Questi percorsi più dinamici e più evolutivi riguardano oggi quattro lavoratori su dieci in Francia, in maggiore parte giovani, lavoratori poco qualificati e anziani. Queste categorie sono, difatti, le meno tutelate. E, d’altronde, anche le nuove forme di lavoro, alla frontiera tra lavoro subordinato e autonomo richiedono una maggiore tutela.

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Association for International and Comparative Studies in the field of Labour Law and Industrial Relations is a non-profit organization set up by Marco Biagi in 2000 with the aim of promoting research in the field of Industrial and Labour Relations from a comparative and an international perspective.
The main purpose of ADAPT is to provide an innovative method of carrying out academic research, while developing long-term relationships with businesses, organizations, institutions and other institutes for advanced studies.

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